La mostra Incontri Mediterranei – Nord-Ovest, aperta dal 6 maggio al 15 ottobre presso le Terme di San Calogero, Lipari (ME) e organizzata dalla Fondazione Horcynus Orca, rivolge la sua attenzione alla Spagna. Vi sono infatti ospitate le opere di tre artisti, fra i più rappresentativi interpreti della ricerca plastica della Comunidad Valenciana. Si tratta di Ramon de Soto Arandiga, Vicente Barón Linares e Natividad Navalón. La loro presenza a Lipari è stata resa possibile dal sostegno organizzativo della Fundación Cultural Frax de la Comunitat Valenciana di L’Alfàs del Pi (Alicante, España). La rassegna comprende anche un Omaggio ad Anselmo Francesconi, scultore italiano attivo dagli anni Quaranta sino al 2004, anno della sua scomparsa, e una serie di opere recenti di Agostino Ferrari: una decina di dipinti e la grande tela intitolata Segni d’incontro realizzata pochi mesi fa in collaborazione con una ventina di giovani artisti tunisini.
La mostra è curata da Martina Corgnati, storica dell’arte, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia Albertina di Torino, membro del Comitato Scientifico e responsabile del settore Arti Visive della Fondazione Horcynus Orca.La mostra Incontri Mediterranei – Nord-Ovest, aperta dal 6 maggio al 15 ottobre presso le Terme di San Calogero, Lipari (ME) e organizzata dalla Fondazione Horcynus Orca, rivolge la sua attenzione alla Spagna. Vi sono infatti ospitate le opere di tre artisti, fra i più rappresentativi interpreti della ricerca plastica della Comunidad Valenciana. Si tratta di Ramon de Soto Arandiga, Vicente Barón Linares e Natividad Navalón. La loro presenza a Lipari è stata resa possibile dal sostegno organizzativo della Fundación Cultural Frax de la Comunitat Valenciana di L’Alfàs del Pi (Alicante, España). La rassegna comprende anche un Omaggio ad Anselmo Francesconi, scultore italiano attivo dagli anni Quaranta sino al 2004, anno della sua scomparsa, e una serie di opere recenti di Agostino Ferrari: una decina di dipinti e la grande tela intitolata Segni d’incontro realizzata pochi mesi fa in collaborazione con una ventina di giovani artisti tunisini.
La mostra è curata da Martina Corgnati, storica dell’arte, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia Albertina di Torino, membro del Comitato Scientifico e responsabile del settore Arti Visive della Fondazione Horcynus Orca.