Progetti Plastici

Progetti PlasticiLa galleria Carte Scoperte mette in mostra i progetti in carta di Agostino Ferrari, lavori preparatori delle opere Interno / Esterno, che assumono una loro identità e autonomia espressiva, svincolandosi dal ruolo di semplice bozzetto.

Come scrive Martina Corgnati:

"[...] sono opere in se stesse ma contemporaneamente “precedono”, concorrono all’ideazione e dunque stanno alla base di un’altra opera, quasi un quadro ma anche, più recentemente un rilievo, una scultura in lamiera smaltata [...]

Hanno le dimensioni di una miniatura, pochi centimetri di lato; della miniatura presentano anche l’accuratezza, la definizione estrema, il puntiglioso perfezionismo esecutivo. Proprio in virtù di questo richiedono una certa “intimità” di sguardo, una vicinanza, un contatto diretto. Si lasciano scoprire solo uno per volta e da parte di una persona per volta, un elemento che li differenzia da quasi tutte le altre opere dell’artista, se non le primissime."

Il 10% dei ricavi derivati dalla vendita sarà devoluto alla fondazione Manuli Onlus per la ricerca sull'Alzheimer

Inaugurazione: martedì 10 novembre 2015 - ore 19
Galleria Carte Scoperte, via Pietro Maroncelli 14
Milano

In hoc signo

In Hoc Signo

Alla galleria Ca’ di Fra’ Arte contemporanea di Milano, il 1° ottobre si inaugura la personale di Agostino Ferrari “In hoc signo”, che terminerà il 20 novembre. Nell'esposizione, gli sviluppi recenti della lunga ricerca sul segno dell'artista. Un segno colto nel suo momento primordiale, prima che questo diventi scrittura e rappresentazione, carico ancora di tutte le potenzialità espressive e comunicative.

All’interno della complessa e stratificata ricerca di Ferrari, spiccano le nuove opere su lamiera, evocativamente intitolare “Interno Esterno” e che, proprio attraverso il recupero della fisicità materica (già sperimentata dall'artista con differenti modalità e risultati), aprono a una nuova dimensione del segno, la “memoria”.

Capolavori dalla Collezione Farnesina.

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La mostra, curata da Martina Corgnati e Giovanni Iovane, che apre i battenti al Museo d’Arte Contemporanea di Zagabria dal 6 ottobre al 14 novembre 2015 e che sarà replicata presso la Galleria Nazionale di Bosnia Erzegovina di Sarajevo dal 19 novembre al 11 dicembre 2015, ruota attorno al concetto di “collezione” quale raccolta pubblica e legata a un particolare luogo, in questo caso il Palazzo della Farnesina, sede del Ministero degli Affari Esteri.

La collezione, ancora in fieri e senza alcuna pretesa di esaustività tipica delle raccolte museali, copre un arco di tempo che va dagli anni Cinquanta alla contemporaneità, soffermandosi su alcuni artisti e movimenti significativi. I curatori, tuttavia, per offrire un panorama di maggior completezza che possa illustrare alcuni momenti e figure imprescindibili dell'arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi, affiancheranno al nucleo storico della collezione numerose opere in comodato (tra cui un'opera di Agostino Ferrari, particolarmente esemplificativa della sua ricerca) e prestiti (Emilio Vedova, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti, Enrico Castellani, Lucio Fontana, Vincenzo Agnetti, Mimmo Paladino).

Nell'esposizione di Zagabria, un importante nucleo di prestiti proviene dalle stesse collezioni del locale Museo di Arte Contemporanea

Capolavori d’arte dal XV al XXI secolo

Sabato 5 settembre 2015, Orti del Paradiso: all'esposizione Capolavori d'arte dal XV al XXI secolo, Agostino Ferrari è tra gli artisti presentati.

A cura di Martina Corgnati e Paolo Pejrone
con la collaborazione di Alberto Cottino e Carlo Sisi
ore 11.30 - Filatoio, Caraglio

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MACHO – Museo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca

Torre degli InglesiHorcynus Festival: martedì 28 luglio al complesso monumentale di Capo Peloro è stato inaugurato il MACHO – Museo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca Tra gli altri eventi in programma, la consegna del premio Horcynus Orca a Vasken Berberian e il concerto dell’Ensemble dello Stretto per l’Armenia. Ospite l’Ambasciatore della Repubblica Armena Sargis Ghazaryan.

Palazzo di Brera 28 luglio – 13 settembre

Invito-Brera-Aperta

L’Accademia di Brera, in occasione di Expo 2015 propone l'iniziativa Accademia Aperta, durante la quale si offre al pubblico come scenario di un originale spaccato della propria vita quotidiana. L'iniziativa consentirà di visitare aule, laboratori e aree meno note del Palazzo, guidati da studenti e docenti, scoprendo luoghi generalmente non aperti a esterni. Verranno presentati appositamente progetti speciali relativi alle varie discipline nelle aule ristrutturate e allestite per l’occasione come laboratori e spazi espositivi. Sarà inoltre possibile visitare spazi e sale, spesso sconosciuti, che compongono la complessa e storicamente stratificata identità dell’edificio i Saloni Napoleonici e la Chiesa di Santa Maria in Brera. Del progetto fa parte anche la  mostra  “Ai confini del quadro. Brera anni sessanta-settanta” che si tiene nella Sala Napoleonica che accoglie opere di artisti che nella Brera degli anni ’60/’70 si sono contraddistinti per una poetica “ai confini della pittura”: opere di Fontana, Manzoni, Agnetti, Alviani, Castellani, Ferrari, Colombo, Bonalumi ed altri dialogano con lo spazio espositivo della Sala non attraverso quadri ma attraverso opere oggettuali. I “Concetti spaziali” di Fontana, la “Macchina drogata” di Agnetti, un “Bronzo” di Bonalumi, la “Base magica” di Manzoni - insieme a “Corpo d’Aria” e a “Achrome” del 1961 -, i metronomi de “Il muro del tempo” di Castellani, sono solo alcuni esempi di una mostra che racconta un’originale stagione dell’arte italiana che ha coinvolto il Palazzo e il quartiere di Brera. Inaugurazione martedì 28 luglio ore 12.00 Ingresso libero

Agostino Ferrari e il gruppo del cenobio: La Pietra, Sordini, Verga, Vermi

Agostino-Ferrari-e-il-gruppo-del-Cenobiodal 14 marzo al 6 maggio 2015 alla Galleria Centro Steccata Parma, Strada Garibaldi n.23 Inaugurazione sabato 14 marzo ore 17.30 È una mostra organica sul sodalizio artistico che, preparato e in gestazione dalla metà degli anni cinquanta del Novecento, si formò e si sciolse a Milano giusto mezzo secolo fa, tra il 1962 e il 1963, i cui presupposti si sono poi sviluppati nelle esperienze individuali dei singoli artisti. Il Gruppo prese il nome, che si prestava ai loro obiettivi di ricerca e produzione comune, dalla galleria milanese il Cenobio di Cesare Nova e Rina Majoli situata in via San Carpoforo, nei pressi di Brera, che, con ambizioni culturali e non solo mercantili, dal 12 dicembre 1962 ospitò la prima mostra di un nucleo di giovani pittori nati tra la fine degli anni venti e quella degli anni trenta - Agostino Ferrari, Ugo La Pietra, Ettore Sordini, Angelo Verga, Arturo Vermi - che vivevano le aperture e le difficoltà del "dopo l'Informale", comportanti cambiamenti epocali, in un contesto di ridiscussione statutaria dei linguaggi artistici che li segnarono profondamente. Accompagnavano in catalogo il sestetto di poesie di Alberto Lùcia e una singolare pagina tratta da "L'Isola dei Beati" di August Strindberg scelta, a sottolineare metaforicamente la loro autonomia, dagli stessi artisti. Che si ripresentarono l'anno successivo, ancora con un testo di Lùcia, prima ancora a Milano, dal 15 al 31 maggio nella Galleria L'Indice, titolazione che consentì ai cinque di ribadire ironicamente la loro posizione alternativa (“IL CENOBIO ALL'INDICE”, appunto), e subito dopo, dal medesimo 31 maggio del 1963, a Firenze alla Saletta del Fiorino, ultima mostra del gruppo ancora unito, che chiude una esperienza breve e intensa, per aprire vie diverse e parallele, che in molteplici casi sono riuscite a intersecarsi, segnando ulteriori tappe sul percorso, mai interrotto, della ricerca del loro ideale di concezione dell’arte. Itinerari che la mostra presso la Galleria Centro Steccata documenta con quattro opere per ciascuno dei cinque artisti, datate dal 1962, per un totale di venti opere. Con questa mostra la Galleria Centro Steccata ha voluto dare particolare rilievo al lavoro di Agostino Ferrari esponendo in una sala a lui interamente dedicata dieci opere di grandi dimensioni (150x150 – 120x160), che percorreranno la ricerca dell’artista partendo dal ciclo Segno Scrittura, passando attraverso I frammenti dei Palinsesti e le Maternità, per arrivare alle ultime serie intitolate significativamente Interno-Esterno e Oltre la soglia. [nggallery id=16]

Agostino Ferrari – SEGNO

Dal 14 al 29 marzo l'ex Chiesa dell'Angelo di Lodi, in via Fanfulla, ospiterà una personale di Agostino Ferrari, organizzata dalla Galleria Ferrari di Treviglio.

La mostra si compone di opere di vari periodi dell'artista, dagli "Eventi", sviluppati negli anni  '80, ai più recenti "Oltre la Soglia", sino alla ricerca recente dal titolo "Interno /Esterno".

L'inaugurazione si terrà DOMENICA 15 marzo alle ore 17.

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